Gli autori possono inviare all’indirizzo archives@palais.mc le proposte di contributo sotto forma di file digitali in formato word, accompagnate da una lista di illustrazioni comprensive di legenda. La posizione di un’illustrazione sarà così segnalata nel testo: (Fig. 1). Sarà aggiunto un riassunto dalle cinque alle dieci righe al massimo, preferibilmente tradotto in inglese e in italiano. La presentazione del testo terrà conto delle seguenti norme. In caso di non rispetto di tali norme, la proposta sarà respinta.

 

I - Testo

  • Utilizzare un carattere in corpo 12 con interlinea singola.

  • Le citazioni dovranno essere fedeli al testo originale, compresa la punteggiatura. Un’interruzione sarà segnalata da puntini di sospensione posti tra parentesi quadre.

  • Utilizzare le virgolette francesi (« ... ») per tutte le citazioni (in francese o in lingua straniera, corte o lunghe).

  • Utilizzare i caratteri in italico per le parole straniere (lingue morte o vive) e per le citazioni in lingua straniera.

  • Accentare le maiuscole (accenti acuti, gravi, circonflessi, dieresi, cediglie) nel testo e nelle note: À, É, Ë, ecc.

  • I nomi propri saranno con la minuscola; i secoli saranno indicati in numeri romani, nel testo e nelle note.

  • Dovremo scrivere sempre: santo(a), Santo(a) per intero.

  • Non abusare delle maiuscole.

  • Non mettere punti tra le lettere delle sigle comuni. Esempi: CNRS, CTHS, EHESS, ecc.

II - Note

  • Le numerazioni continue. Saranno in corpo 10 con interlinea singola.

  • Il rimando alla nota a piè di pagina dovrà essere posto sempre prima del segno di punteggiatura; alla fine della citazione, segue le virgolette francesi di chiusura.

I riferimenti bibliografici saranno presentati nella seguente maniera:

a) per i libri

  • nome (completo per il primo riferimento) e cognome dell’autore (in caratteri minuscoli),

  • titolo completo dell’opera (in caratteri italici),

  • luogo di edizione,

  • nome dell’editore,

  • anno di uscita,

  • numero totale di pagine, o la pagina o le pagine dove si trova il passaggio citato o utilizzato.

  • Tutte queste menzioni saranno separate da virgole.

Esempi: Jean Delumeau, Le mystère Campanella, Paris, Fayard, 2008, 514 p. o p. 233-249.

Nicole Lemaitre, Le Rouergue flamboyant. Le clergé et les fidèles du diocèse de Rodez (1417-1563), prefazione di Jean Delumeau, Paris, Les Éd. du Cerf, 1988, VI-655 p. (coll. « Histoire »).

b) per un contributo in un’opera collettiva

  • nome e cognome dell’autore (in caratteri minuscoli), titolo del capitolo o del contributo (tra virgolette francesi),

  • nome e cognome del direttore o dei direttori della pubblicazione (dir.),

  • titolo dell’opera (in caratteri italici),

  • luogo, cognome dell’editore, anno di uscita,

  • la pagina o le pagine.

Esempio: Daniel Roche, « Lumières concrètes : savoirs, pratiques, échanges », in Michel Porret (dir.), Sens des Lumières, Paris, Georg, 2007, p. 91-97.

 

c) per un articolo di rivista

  • nome e cognome dell’autore (in caratteri minuscoli),

  • titolo dell’articolo in caratteri romani (tra virgolette francesi),

  • titolo del periodico (in caratteri italici),

  • indice numerico del tomo,

  • numero,

  • mese o mesi e anno di uscita,

  • la pagina o le pagine.

Esempio: Josef Smets, « À la table d’un seigneur languedocien en 1766 : les comptes du cuisinier », Revue d’histoire moderne et contemporaine, t. XLVIII, 4, ottobre-dicembre 2001, p. 32-49.

Journal de Monaco, 57e a., n° 2943, 11 agosto 1914, p. 1.

 

d) riferimento a fonti manoscritte

  • nome del deposito di archivio,

  • segnatura,

  • natura del documento o, per una lettera, direttamente i corrispondenti,

  • luogo e data del documento,

  • la pagina o le pagine eventualmente citate.

Archivi del Palazzo di Monaco, citato prima per intero, poi abbreviato: A.P.M.

Archivi del Ministero francese degli Affari esteri, citato prima per intero, poi abbreviato: A.M.A.E.

Archivi del Museo oceanografico di Monaco: citato prima per intero, poi abbreviato: A.M.O.M.

Archivi nazionali: Arch. nat.

Archivi dipartimentali: Arch. dip. e nome completo del dipartimento.

Esempio: Arch. dip. Alpi Marittime.

Archivi municipali: Arch. mun. e nome del comune.

Esempio: Arch. mun. Montpellier.

Archivi diocesani: Arch. dioc. e nome della diocesi.

Esempio: Arch. dioc. Nizza.

Biblioteca Nazionale di Francia: Bibl. nat. Fr. o BnF.

Biblioteca municipale: Bibl. mun. e nome del comune.

Esempio: Bibl. mun. Nîmes.

Gli altri depositi saranno citati per intero; nel caso si utilizzi in seguito un’abbreviazione, essa sarà indicata dopo il primo riferimento.

ms.: manoscritto

coll.: collezione

vol.: volume

t.: tomo

p.: pagina

fol.: folio

r.: retto

v.: verso

succ.: successivo(i); successiva(e).

Esempio: A.P.M., C 644, Guillaume II ad Albert Ier, 21 luglio 1903.

 

e) ripetizione di un riferimento

  • Quando il riferimento a una stessa opera si ripete, abbreviare il riferimento bibliografico mettendo solo le iniziali del nome dell’autore, il titolo abbreviato seguito da tre puntini di sospensione tra parentesi quadre, la pagina o le pagine.

Esempio: D. Vaugelade, Le salon physiocratique [...], p. 117 (Daniel Vaugelade, Le salon physiocratique des La Rochefoucauld animé par Louise Élisabeth de La Rochefoucauld duchesse d’Enville (1716-1797), Paris, Publibook, 2001, 310 p.).

  • Nel caso di un articolo, aggiungere, prima della pagina o delle pagine, il titolo abbreviato del periodico (AESC, RH, RHMC, RHEF, ...) e l’anno di uscita.

Esempio: S.-M. Morgain, « L’installation des carmes déchaux [...] », RHEF, 2003, p. 364 (Stéphane-Marie Morgain, « L’installation des carmes déchaux à Tolosa nel marzo 1623. De la Ligue au catholicisme royal », Revue d’histoire de l’Église de France, t. LXXXIX, 223, luglio-dicembre 2003, p. 363-383).

  • Nel caso di un contributo in un’opera collettiva, mettere l’iniziale del nome e del cognome dell’autore del contributo, il titolo abbreviato del contributo (seguito da tre puntini di sospensione tra parentesi quadre), nel titolo abbreviato dell’opera collettiva (seguito da tre puntini di sospensione tra parentesi quadre).

Esempio: C. Bouvier, « Un curé janséniste […] », in Normes et déviances […], p. 90. (Cécile Bouvier, « Un curé janséniste à Paris au temps de la Révolution », in Monique Cottret (dir.), Normes et déviances de la Réforme à la Révolution, Paris, Les Éd. de Paris, 2007, p. 70-103).

- Aboliremo i vari id., ibid., op. cit.